Una breve sosta davanti all’immagine della Salus Populi Romani nella basilica romana di Santa Maria Maggiore, prima di arrivare in Piazza Mignanelli per la tradizionale preghiera davanti alla statua dell’Immacolata.
In una Roma uggiosa, fredda, che festeggia con tutta la Chiesa l’Immacolata Concezione, Papa Francesco, è giunto alle ore 15,45 nella famosa piazza romana dove si trova la statua dell’Immacolata Concezione, a pochi passi da Piazza di Spagna. Poco prima, quattro attiviste per la soppressione delle corride in Spagna, si sono avventate sulla macchina di Papa Francesco. I poliziotti e i gendarmi vaticani sono intervenuti subito per bloccare il piccolo gruppetto di attiviste.
Ad accogliere il Pontefice: il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; il neo Cardinal Baldassarre Reina, Vicegerente della Diocesi di Roma; e il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Si è raccolto in preghiera davanti all’effige mariana. Silenzio attorno. Le parole della preghiera del Santo Padre hanno espresso tutta la filiale devozione alla Vergine Maria: “Vergine Immacolata, oggi è la tua festa e noi ci stringiamo intorno a te. I fiori che ti offriamo vogliono esprimere il nostro amore e la nostra gratitudine; ma tu vedi e gradisci soprattutto quei fiori nascosti che sono le preghiere, i sospiri, le lacrime, specialmente dei piccoli e dei poveri”.
Poi un riferimento al Giubileo ormai alle porte, non dimenticandosi dei problemi (non pochi) che i diversi cantieri aperti per tutta la città stanno procurando ai romani e ai turisti: “Madre nostra, Roma si prepara a un nuovo Giubileo, che sarà un messaggio di speranza per l’umanità provata dalle crisi e dalle guerre. Per questo in città dappertutto ci sono cantieri: questo – tu lo sai – provoca non pochi disagi, eppure è segno che Roma è viva, si rinnova, cerca di adattarsi alle esigenze, per essere più accogliente e più funzionale”.
Ma oltre ai cantieri aperti per tutta Roma, il Papa si sofferma soprattutto su altra tipologia di cantieri: li chiama “cantieri dell’anima” perché “il vero Giubileo non è fuori – precisa Papa Francesco – è dentro: dentro di voi, dentro i cuori, dentro le relazioni famigliari e sociali. È dentro che bisogna lavorare per preparare la strada al Signore che viene”.
E a braccio, aggiunge una viva esortazione: “Liberaci dall’invidia”!
Conclude, poi, Papa Francesco: “Maria, ci ripeti: “Ascoltate Lui! Ascoltatelo, e fate quello che vi dice”. Grazie, Madre Santa! Grazie perché ancora, in questo tempo povero di speranza, ci doni Gesù, nostra Speranza!”.
(ACI Stampa)